MUSEI E CULTURA
Fin dall’antichità ogni popolo ha sentito la necessità di raccogliere e proteggere ciò che rimaneva delle epoche passate. Nel corso dei secoli stirpi reali e intere classi nobiliari sono stati i detentori di imponenti ricchezze, collezioni d’arte dal valore inestimabile, che custodivano gelosamente all’interno dei castelli, dei palazzi e delle fortezze.
Solo alla fine del Settecento in Francia iniziò un processo di apertura verso il grande pubblico, senza restrizioni legate alla classe sociale di appartenenza, a cui seguì la nascita di spazi espositivi di libera fruizione. Il primo esempio, sempre in territorio francese, è il Louvre, ancora oggi uno dei più celebri musei del mondo e il primo per numero di visitatori, dove le collezioni reali d’arte della corona di Francia passarono alla nazione. Una vera e propria rivoluzione per quello che oggi riconosciamo come il mondo dei “beni culturali”, non più ad appannaggio di un gruppo ristretto di nobili e borghesi più o meno colti e sicuramente ricchi, ma liberamente fruibili da tutta la popolazione.
In Italia il primo passo fu l’abolizione degli ordini religiosi e la nascita delle Accademie delle belle Arti: paramenti sacri e opere d’arte furono ridistribuiti nelle chiese e conservati a scopi didattici. In seguito ci fu il ritorno in patria delle ricchezze artistiche requisite dai francesi, alle quali venne riservata una particolare attenzione soprattutto nel criterio utilizzato per la redistribuzione: il legame tra l’opera e la comunità di provenienza. Da qui deriva la nascita dei Musei Civici, allo scopo di tutelare e riportare al luogo di origine le opere per il loro valore storico e culturale.
Oggi in Italia sono presenti oltre 500 tra musei, monumenti e siti archeologici statali, in cui il valore di ciò che è presente è inestimabile non solo per la qualità intrinseca delle opere ma soprattutto per l’impatto culturale e il loro ruolo didattico.
Lo statuto dell’International Council of Museums lo definisce «un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperto al pubblico, compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto».
Per chi sceglie Altarocca per il suo soggiorno, che sia il Wine resort di Orvieto o gli appartamenti Embassy Rome, ha l’opportunità di visitare siti che raccontano la storia d’Italia. Roma è senza dubbio la culla della nostra cultura e racchiude storia, arte e tradizioni in un sistema di luoghi museali e siti archeologici fortemente diversificato, che ogni giorno si arricchisce di mostre e eventi temporanei. Orvieto è una città in cui si respirano storia e cultura anche solo camminando per le vie del centro storico, e per chi desidera approfondire la conoscenza del luogo la proposta museale è molto ricca e sempre in evoluzione.
I principali musei di Orvieto si trovano in Piazza Duomo: all’interno di Palazzo Faina troviamo il Museo Civico omonimo, ricco di reperti di origine etrusca, romana e greca. Nello stesso palazzo c’è anche il Museo Archeologico, dove tra i reperti più preziosi spiccano la “Venere” di Cannicella e un cippo a testa di guerriero dalla necropoli di Crocifisso del Tufo. Dalla galleria situata al secondo piano è inoltre possibile godere di una visione privilegiata della famosissima facciata del Duomo di Orvieto!
Nelle immediate vicinanze, nel complesso dei Palazzi Papali e Palazzo Soliano, troviamo il Museo dell’Opera del Duomo, che custodisce tutta la documentazione relativa alle diverse fasi di costruzione e progettazione della cattedrale, il paradiso degli architetti! Parte dello stesso Sistema Museale è anche il Museo d’arte Moderna Emilio Greco, situato al piano inferiore di Palazzo Soliano. Il nome è in onore dello scultore siciliano che realizzò i tre grandi portali in bronzo del Duomo che sostituirono le precedenti porte in legno.
Infine, un Museo “diffuso” che funge anche da centro di orientamento turistico multimediale, è il Museo Orvieto Vie, situato in Piazza del Popolo, all’interno di Palazzo Simoncelli. L’esperienza si suddivide in tre temi legati alla città di Orvieto: storia, architettura ed enogastronomia sono rappresentate ne “La Città di Sopra”, itinerari terrestri e sotterranei, percorsi archeologici e grotte sono invece raccontati ne “La Città di Sotto”. Nell’ultima sala si trova un grande schermo che riassume “il meglio di Orvieto” attraverso il linguaggio delle immagini e la narrazione multimediale.
Lo scrittore francese Malraux disse che “il museo è uno dei luoghi che danno l’idea più elevata dell’uomo”. Ecco cosa sono i musei, luoghi di elevazione personale, una crescita che l’umanità brama da sempre e che rimane l’aspirazione massima in ogni epoca, perché senza cultura e conoscenza l’uomo non può crescere né formarsi. Custodire e proteggere la cultura e la conoscenza sono dunque la causa e lo scopo dell’esistenza dei musei.
[Credits immagini: orvietosi.it, gaetaniumberto.wordpress.com]